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             Incontro di anime gemelle  
            (dedicata a Giuseppe Rispo) 
             Come il vento che passa, soffia sul viso, lo accarezza e vola via in un altro posto, un'altra dimensione, qualcosa di nuovo che non conosco: a me ignoto. Se solo sapessi dove cercarti, come trovarti, come abbracciarti, volerei come il vento, mi poggerei su tutti i fiori aspettando di trovare il più bello.  
            Annusare il tuo profumo unico e inconfondibile, il profumo di libertà, di amore, di spensieratezza, un profumo che mi da di nuovo la gioia di vivere. Dimmi quale meta dovrò seguire per incontrare ancora i tuoi occhi, per sorriderti ancora, per guardare lentamente i lineamenti del tuo volto perfetti come un dipinto creato da Dio un capolavoro che ritrae la tua bellezza così ingenua, così speciale, così unica che potrei iconoscerla tra mille. Un solo attimo un solo istante vorrei rivivere per sentire ancora il calore della tua anima, della tua voce: una dolce sinfonia per le mie orecchie. Un soffio come una folata di vento sento dentro di me, non so dove guardare, non so dove voltarmi non riesco a capire dove sei, sento solo una sinfonia, un dolce canto che sussurra alle mie orecchia:? ti amo amore mio?. E così va via, diventa nulla solo un ricordo, svanisce nel vento, è arrivato dal vento; non si può toccare ne afferrare si può solo ascoltare, aspettare che ritorni ancora quel vento. Forse sarà tra un giorno, un mese, un anno non lo so, so solo che vivo nell?attesa di sentire ancora che quelle dolci note accarezzino il mio viso e le mie orecchie, per avere ancora una volta l?emozione si sentire la tua voce gridare ti amo angelo mio non spegnere mai quel sorriso che mi da ancora la forza di starti lontana di guardare il tuo viso senza mai poterlo accarezzare di vederti piangere ogni istante e non poterti dire quanto male mi fanno le tue lacrime che diventano per me un mare in cui affondare, un mare che non potrò mai asciugare perché il mio amore per te straripa, non ha riva e non finirà mai. 
              
              
            La tua bambola Flavia 
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             Dedicato a tutte le vittime, dedicato alle madri, ai genitori......e alle mie domande .......che non trovano risposte  
             
            I Fiori dell'asfalto 
             
            Recise le giovani radici, 
            tenere spine proteggono il calice della vita, 
            Sacrifica la natura il proprio figlio per darti il benvenuto,mentre la mano timida accarezza il petalo delicato. 
             
            Socchiusi gli occhi alla ricerca del tuo profumo,intenso,mentre ti nutri della mia linfa.  
            Avvolta nel lenzuolo tessuto da mille Penelopiriposi,mentre diamanti silenziosi sgorgano dai miei occhi...... 
            Ammiro attonita il mio miracolo!  
            Il destino distratto mi desta dal sogno,l'urlo del gambo reciso.......già simbolo di un altare sacrificale.  
            Eterne lacrime bagneranno il tuo seme,metre avvolta nella tua Sindone ti allontani nel campo dei girasoli. 
            Le parole di mille poeti per cantarti,minusocolo,delicato,fiore dell'asfalto. 
             
            Ada Fiozzi 
             
             
            Il 20 gennaio 2008 nel Comune di Baraggia in provincia di Varese, un' auto piomba su un gruppo di 14 persone( quasi tutti ragazzini) e uccide Alessia Apollonia di anni 14, ferisce gravemente Anacleto (ancora in come presso l'ospedale di Varese) e ferisce il resto degli sventurati - Il conducente da anni soffre di epilessia.   
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             Amore con la A maiuscola 
             
            Il signore mi ha dato un grande dono 
             
            Amore 
            Amore per gli altri 
            Per i bambini 
            Per gli adulti 
            Per i grandi. 
            L’impegno, l’associazione 
            Parlare con la gente. 
            Far loro capire che vale la pena di vivere. 
            Quanti hanno sentito il mio grido? 
            Paladina  
            giovanna d’arco 
            I palloncini avrebbero voluto volare 
            E fermarsi sulle mamme 
            fermati sono la vita, ascolta  
            Non correre, allaccia le cinture 
            Le immagini del telegiornale  
            Le immagini di tutti i giorni. 
            Questo volevo  far vedere ai giovani 
            Agli adulti per non piangere  
            Davanti a una croce. 
             
            Ileana 
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             Dedicato a un ragazzo mai conosciuto 
            Ciao, 
            il mio nome non ha importanza,ma posso dirti 
            in questa pagina bianca 
            tutti i perche’ di questa vita splendida  
            interrotta cosi’ bruscamente da una sbandata, 
            da una frenata brusca, da un sorpasso. 
            Tu dal cielo sorridi. 
            Non ti conosco, ma conosco le storie di ragazzi come te. 
            Che in una sera d’estate sono diventati stelle. 
            Ti chiamo angelo, come spirito guida, come amico, come fratello. 
            Quanti sogni si sono spezzati contro quel palo. 
            Ragazzi di venti anni che volevano giocare con il futuro. 
            Quel casco portato sul braccio, quelle impennate. 
            Quelle corse folli, per dimostrare agli altri chi era il piu’ bravo. 
            Ti rimpiango amico, anche se faro’ di tutto  
            Perche’ altri, non debbano seguire la tua strada. 
            Ti voglio bene, non mi chiedere perche’. 
            Nel tuo paradiso fatto di fiori e pace, sii angelo di chi guida, 
            frena al suo posto , rallenta la sua corsa. 
            La vita e’ meravigliosa amala 
            La vita e’ sorriso insegna a non piangere 
            La vita e’ incontro insegna a sorridere 
            La vita e’ amore trasmetti gioia 
            La vita e’ Dio insegna ad amarlo 
            La vita e’ vita 
            Dal cielo insegna ad altri che nulla e’ dato al caso. 
            Ciao da una amica sconosciuta. 
             
            Ileana Casagrande 
            (vincitrice primo premio nazionale anmic livorno) dal libro pensieri e poesie 
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             Dedicato a un ragazzo mai conosciuto 
            Ciao, 
            il mio nome non ha importanza,ma posso dirti 
            in questa pagina bianca 
            tutti i perche’ di questa vita splendida  
            interrotta cosi’ bruscamente da una sbandata, 
            da una frenata brusca, da un sorpasso. 
            Tu dal cielo sorridi. 
            Non ti conosco, ma conosco le storie di ragazzi come te. 
            Che in una sera d’estate sono diventati stelle. 
            Ti chiamo angelo, come spirito guida, come amico, come fratello. 
            Quanti sogni si sono spezzati contro quel palo. 
            Ragazzi di venti anni che volevano giocare con il futuro. 
            Quel casco portato sul braccio, quelle impennate. 
            Quelle corse folli, per dimostrare agli altri chi era il piu’ bravo. 
            Ti rimpiango amico, anche se faro’ di tutto  
            Perche’ altri, non debbano seguire la tua strada. 
            Ti voglio bene, non mi chiedere perche’. 
            Nel tuo paradiso fatto di fiori e pace, sii angelo di chi guida, 
            frena al suo posto , rallenta la sua corsa. 
            La vita e’ meravigliosa amala 
            La vita e’ sorriso insegna a non piangere 
            La vita e’ incontro insegna a sorridere 
            La vita e’ amore trasmetti gioia 
            La vita e’ Dio insegna ad amarlo 
            La vita e’ vita 
            Dal cielo insegna ad altri che nulla e’ dato al caso. 
            Ciao da una amica sconosciuta. 
             
            Ileana Casagrande 
            (vincitrice primo premio nazionale anmic livorno)  
            dal libro pensieri e poesie 
             
              | 
            
             Amore con la A maiuscola 
             
             
            Il signore mi ha dato un grande dono 
            Amore 
            Amore per gli altri 
            Per i bambini 
            Per gli adulti 
            Per i grandi. 
            L’impegno, l’associazione 
            Parlare con la gente. 
            Far loro capire che vale la pena di vivere. 
            Quanti hanno sentito il mio grido? 
            Paladina  
            Giovanna d’Arco 
            I palloncini avrebbero voluto volare 
            E fermarsi sulle mamme 
            fermati sono la vita, ascolta  
            Non correre, allaccia le cinture 
            Le immagini del telegiornale  
            Le immagini di tutti i giorni. 
            Questo volevo  far vedere ai giovani 
            Agli adulti per non piangere  
            Davanti a una croce. 
             
            Ileana Casagrande 
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            | 
             Un nuovo giorno 
            Quando la notte 
            Ti corre incontro troppo in fretta 
            vorresti spaccare il mondo 
            invece rallenta,fermati. 
            conta fino a dieci e aspetta, 
            aspetta un nuovo giorno. 
              
            Non ne vale la pena 
            dopo una notte da protagonista 
            trasformare la strada 
            in una pericolosa pista, 
              
            cercare con il brivido 
            quelle senzazioni, 
            Ti può portare solo 
            a pericolose distruzioni. 
              
            Quando la notte 
            Ti corre incontro troppo in fretta 
            rallenta,fermati, 
            guarda negli occhi della Tua ragazza la Vita 
            e aspetta,aspetta un nuovo giorno. 
             
            Giovanni B. Forlì 
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             Il volo di un gabbiano 
            In una notte di luna piena 
            5 spiriti liberi sono volati  dove il sole non tramonta mai. 
            Una sera di festa  
            Tante risate baci carezze  
            Piccole confidenze e poi
..via 
            Il vento nei capelli  
            La radio che suona la canzone preferita 
            La luna che fa capolino fra le nuvole 
            Le stelle
.. 
            Le stelle 
            Una frenata  
            Uno scontro  
            E 5 gabbiani volano fra le braccia di dio. 
            Gli angeli asciugano le loro lagrime 
            Per quello che hanno lasciato qui 
            Dio li accompagna in silenzio camminando in un paradiso  
            Di fiori dove non si rimpiange  
            La terra 
            Addio amici  
            Il vostro grido? 
            Non correte  
            Vi voglio bene 
            Ileana 
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             TRA CONCERTI D'USIGNOLO 
            Prima il lampo del baleno 
            poi il saettare della folgore 
            in fine il fragore e lo schianto.. 
            E' stato un attimo: 
            il fulmine ed il tuono sùbito dopo. 
             
            L'albero che, in piedi, 
            era bello e forte 
            è abbattuto, incenerito! 
             
            Non più carico di verde 
            nè promesse di nidi e frutti; 
            solo un trono annerito 
            giace nella cenere a terra. 
            Il cielo prearcobaleno 
            piange dolorose lacrime di pioggia 
            a lavare le ultime traccie 
            di una giovane vita spezzata. 
             
            Restano le radici ed i ricordi 
            come quelli che ci hai lasciato Tu, 
            oh nostro caro "Leo". 
            Una piazza stracolma di gente 
            ti ha tributato l'estremo saluto 
            con confetti e fiori bianchi, 
            mentre la lanugine dei pioppi 
            - neve calda di primavera- 
            si diffondeva nell'aria 
            piena d'unanime cordoglio e sgomento. 
            Una roba da far piangere  
            anche le pietre, 
            con le rondini che sfrecciano 
            nell'azzurro dorato della sera. 
             
            Non Ti dimenticheremo (a cominciare dai Tuoi straziati famigliari): 
            coltiveremo memorie ed inobliabili sentimenti d'affetto. 
            Inoltre, a me - vecchio sognatore-,  
            piace immaginarTi 
            in una perenne notte stellata 
            tra infiniti concerti d'usignoli. 
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             IL DISTRATTO*  
            E' difficile. Molto.  
            Diciotto mesi fa 
            Faceva una retromarcia 
            Sopra di me con la sua mercedes . 
            Bianca . . . 
            Io la ricordo bianca 
            Accecante . . . 
            Come le luci di centinaia di oculisti. 
            E Pesante . . . 
            Era pesante su di me 
            Come lo è stata poi una diagnosi.  
            Lui non mi ha vista!  
            Ma io ho visto la sua auto 
            Perché io vedevo, lui no.  
            Il bianco dell'auto 
            E il nero dell'asfalto 
            Sono la luce e il buio 
            Che vivo e vedo da quel giorno. 
            Senza più immagini 
            Ma solo immaginario 
            E vivo di ricordi ed emozioni.  
            E' difficile. Molto.  
            Soprattutto ricordare lui 
            Il vero cieco, inconsapevole e distratto 
            Che su quell'auto bianca 
            Trasporta la mia vecchia vita 
            Fingendo ancora di vedere, 
            Con gli occhi miei rubati 
            Nascosti nel bagagliaio.  
            E' difficile. Molto.  
            Non chiedo nulla indietro 
            Ma non distraetevi più, 
            Usate gli occhi come facevo io! 
            E tu, distratto carnefice, 
            Quando sei in quell'auto 
            Ricordatelo sempre 
            Che oggi guidi una bara. 
            Anche se sarà difficile. 
            Molto, . . .anche per te . 
              
            Roma, 12 novembre 200 
            *poesia tratta da "Dalla Ziggurat di Ur" (scaricabile da www.blindsightpro.org) 
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